Chiusura cracking di Porto Marghera: la situazione dopo il tavolo regionale di oggi

Al termine dell’incontro su chiusura cracking di Porto Marghera che alimenta i petrolchimici di Ferrara e Ravenna, le dichiarazioni congiunte di Massimo Zanirato, segretario confederale della Uil Emilia Romagna con la delega alle crisi aziendali e all’industria e del segretario generale Uiltec Emilia Romagna, Vittorio Caleffi

Siamo soddisfatti nel vedere che l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Emilia Romagna, Vincenzo Colla abbia fatto sua la richiesta della Uil Emilia Romagna e della Uiltec Emilia Romagna nello spostare, al Ministero dello Sviluppo Economico, la discussione sulla chiusura del cracking di Porto Marghera e i conseguenti effetti sui petrolchimici di Ferrara e Ravenna, ma anche Mantova, cui va garantita la continuità produttiva. Come Uil Emilia Romagna e Uiltec Emilia Romagna stigmatizziamo fortemente il comportamento di Versalis (azienda del gruppo Eni), proprietaria dell’impianto che non ha informato le parti sociali della sua decisione su Porto Marghera se non nel momento in cui si è seduta al tavolo in Regione. Ricordiamo che questa chiusura non è indolore per gli impianti di Ferrara e Ravenna perché mette a rischio migliaia di posti di lavoro”.

(Foto da Di Marc Ryckaert – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=45782606)

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