Obbligo green pass e richiesta di tamponi gratuiti: dichiarato lo stato di agitazione alla Basf di Pontecchio Marconi

In data odierna si e riunito il comitato Covid aziendale di Basf di Pontecchio Marconi, per affrontare il tema determinato dall’obbligo del green pass posto dal Governo e che diventerà operativo dal 15 Ottobre. Ricordiamo che scopo dei comitati Covid è quello di garantire e continuare a mantenere elevati livelli di sicurezza dei lavoratori nel sito bolognese rispetto alla diffusione della pandemia.

Per il Sindacato l’adesione dei lavoratori alla campagna vaccinale resta uno degli strumenti principali per contenere la diffusione del virus e speriamo che sempre più lavoratori optino volontariamente alla vaccinazione. Ciò nonostante comprendiamo che ancora molti tra di loro, per vari e legittimi motivi, non abbiano ancora valutato questa opportunità. In questa ottica, nel rispetto delle idee di tutti, pensiamo che il diritto al lavoro vada comunque tutelato, e che sia necessario mettere in campo tutte le soluzioni rispettose della legge al fine di raggiungere questo scopo. Obiettivo che vogliamo perseguire soprattutto nella difesa dei lavoratori più fragili dal punto di vista sanitario.

La lotta alla pandemia si vince solo se si mantengono coese le persone. Con questo spirito la delegazione sindacale nel comitato Covid ha proposto all’azienda tutti gli strumenti organizzativi atti a mantenere alti livelli di sicurezza all’interno dello stabilimento, così come del resto si è proceduto a fare in tutti questi mesi di Pandemia. Tra questi pensiamo siano certamente comprese tutte le “possibili forme di agevolazione” per l’effettuazione dei tamponi.

Prima di tutto ci interessano i rapporti tra le persone ma ci preoccupano anche tutte le ricadute operative e i relativi impatti produttivi che la mancata valorizzazione delle nostre proposte potrebbe non impedire.

Avendo ricevuto un netto rifiuto dalla direzione aziendale a qualunque possibile soluzione, riguardo alla fornitura gratuita dei test antigenici rapidi o dei tamponi molecolari, ovvero convezioni con farmacie che riconoscessero prezzi calmierati e corsie preferenziali ai lavoratori Basf, dichiariamo aperto lo stato di agitazione.

Bologna, 7 ottobre 2021

RSU BASF

FILCTEM-CGIL UILTEC-UIL

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