Crisi energetica, diverse aziende in difficoltà: nel petrolchimico l’attenzione è sulla scelta del colosso Yara di non ripartire

Crisi energetica e dificcoltà per le aziende di ripartire. In diversi settori, come la ceramica, il rischio di fermarsi è presente. Fa rumore, nel petrolchimico, la scelta del colosso Yara di non ripartire.

Dall’articolo di oggi 31/08/22 del giornalista Federico di Bisceglie de Il resto di Carlino di Ferrara riportiamo le parole del nostro Segretario Regionale Uiltec Vittorio Caleffi: “Fortunatamente l’azienda non ha in animo di ricorrere ad ammortizzatori sociali, dunque i lavoratori continueranno a svolgere la loro mansione e ad avere lo stipendio garantito. In questo periodo di stop i lavoratori svolge ranno principalmente attività di formazione e di manutenzione degli impianti. E’ comprensibile che un’azienda di questa portata non voglia forzare la mano e voglia attendere gli sviluppi del mercato. Avere alle spalle una struttura solida come ha Yara è senz’altro un aiuto notevole, che rassicura anche i lavoratori. Ma, chiaramente, questa deve essere una condizione temporanea. Dal punto di vista degli approvvigionamenti, il segretario della Uiltec formula una proposta: «Sarebbe il caso – chiude – che parte del gas di stato fosse destinato immediatamente alle aziende come Yara o alle aziende ceramiche. Questa scelta non farebbe bene solo a questi soggetti, ma a tutto l’indotto».

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