Bene il rigassificatore, ora accelerare su rinnovabili e pitesai per l’estrazione di gas in Adriatico: le dichiarazioni della Uiltec e della Uil Ravenna

La UIL e la UILTEC salutano positivamente la conclusione dell’iter autorizzativo per l’istallazione nelle
acque al largo di Ravenna della nave rigassificatrice acquisita dalla SNAM. L’emergenza energetica non ci lascia spazi di manovra sull’ineludibilità di questo progetto ma ora è altrettanto necessario procedere speditamente con le autorizzazioni per la messa in opera del parco eolico a mare, del fotovoltaico galleggiante e dell’impianto per la produzione di idrogeno verde, previsti dal progetto AGNES. Verificata la possibilità in tempi così rapidi (120 gg) di poter concludere l’iter autorizzativo per il rigassificatore, non esistono scuse per non garantire, anche per il progetto delle rinnovabili al largo delle nostre coste, tempi altrettanto celeri. Se necessario anche percorrendo lo stesso iter accelerato nominando un Commissario Straordinario che abbia la facoltà di completare in tempi rapidissimi tutte le pratiche burocratiche necessarie.

Infine la UIL e la UILTEC di Ravenna ritengono oramai non più rinviabile una profonda revisione dei contenuti del PITESAI, revisione che dovrà essere coerente con l’obbiettivo consentire la ripresa a pieno regime delle estrazioni aumentando la produzione di GAS nazionale. Ricordiamo a tutti che su 71 miliardi di metri cubi di gas utilizzati in Italia solo 4 sono di produzione nazionale (la metà di questi proviene dal Distretto di Ravenna) e siamo quindi costretti a massicce e costose importazioni dall’estero a costi decuplicati rispetto al GAS presente nei nostri giacimenti. L’esorbitante aumento delle bollette del GAS sta colpendo sia le famiglie italiane, erodendo il potere d’acquisto, sia le aziende, specialmente quelle cosiddette “energivore” ma anche le medie e piccole imprese che rischiano seriamente di essere messe fuori mercato dall’aumento dei costi dell’energia. In un momento come questo non possiamo permetterci di “bloccare” le riserve presenti nei nostri
giacimenti.

“Rispetto all’apertura sulle trivellazioni esprimiamo un cauto apprezzamento rispetto alle intenzioni del governo – sottolineano Filippo Spada (Uiltec Ravenna) e Carlo Sama (Uil Ravenna) – . Adesso è evidente che dalle parole si debba passare ai fatti mostrando una reale concretezza sulle intenzioni delle estrazioni. Ravenna, grazie alla sua posizione strategica, ha tutte le caratteristiche per diventare il nuovo hub dell’energia e giocare un ruolo chiave sulla transizione energetica nazionale. Da qui è possibile pianificare e concretizzare una nuova strategia energetica nazionale, utile per tutto il territorio nazionale.Bisogna specificare che, per fare ciò, è necessaria una profonda revisione dei contenuti del pitesai. Infine -concludono Spada (Uiltec Ravenna) e Sama (Uil Ravenna) – per diventare ancora di più un punto di riferimento sul territorio, sarebbe importante che società come la Snam si prendano l’impegno ad assumere personale nella zona della Romagna. Questo sarebbe importante per favorire e investire sulla manodopera locale senza ricorrere a quella straniera, ma valorizzando le risorse e le professionalità delle Romagna”.

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